Come è cambiato il ruolo delle donne nella società e nell’economia in Italia? Cosa significa essere femministe oggi?

Su questo si sono confrontate le Millennials di Young Women Network e le socie della Casa delle Donne di Milano mercoledì 27 maggio 2015 alle 19.00 presso la Casa delle Donne (Via Marsala, 8, Milano).

Al dibattito, moderato da Kibra Sebhat (La27Ora e Piano C), hanno partecipato Lea Melandri, presidente Libera Università delle Donne, esponente storica del femminismo, scrittrice e direttrice di riviste online sulla questione femminile e Nicoletta Gandus, co-presidente Casa delle Donne.

Le due esponenti storiche del femminismo hanno raccontato le loro storie. Da un lato, Lea Melandri ha partecipato alla contestazione in senso al movimento femminista e poi ha lasciato l’insegnamento a scuola per dedicarsi a tempo pieno al movimento delle donne. È stata anche eletta parlamentare, ma non ha voluto assumere cariche politiche.

Dall’altro, Nicoletta Gandus diventò magistrato nel 1973. Fu molto complicato per lei entrare in questo settore, perché oltre a essere donna (la magistratura fu aperta anche al genere femminile nel 1966), non proveniva da una famiglia di giuristi. In Magistratura fondò il Gruppo Donne Palazzo di Giustizia – oggi chiamato Collettivo Donne Diritto – molto attento ai problemi delle donne e insoddisfatto del poco spazio dato alle donne in magistratura. Gandus ha continuato a occuparsi della causa femminile anche dopo aver smesso di lavorare: è diventata legale rappresentante della Case delle Donne di Milano il giorno in cui è andata in pensione.

Nicoletta Gandus e Lea Melandri sono due donne molto diverse, che dimostrano che non esiste uno stereotipo del femminismo: si può essere femministe in “singletudine” e senza ruoli istituzionali come Lea Melandri, oppure membri delle istituzioni, madri e mogli, come Nicoletta Gandus.

La discussione ha preso le mosse dal significato del termine femminismo, la cui concezione è ben diversa tra le socie della Casa delle Donne e quelle di Young Women Network. Mentre la riflessione delle femministe degli anni Settanta è partita dal sesso, le donne di oggi sono più preoccupate dalle pari opportunità, soprattutto di carriera, forse anche perché sono entrate nel mercato del lavoro all’indomani dalla crisi finanziaria del 2008. Le Millennials di Young Women Network danno per scontate le libertà legate alla sfera sessuale. Dal canto loro, le femministe della Casa delle Donne invitano a fare attenzione agli stereotipi tuttora vigenti in Italia che vedono la donna da un’ottica maschile, come un corpo che dispensa cure, piacere e partorisce figli.

Noi donne siamo molto di più, come dimostrano anche le mentori e le socie di Young Women Network.

 

Valentina Magri

@valentina_magri

 

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