Essere multitasking è un vantaggio?

Scritto da Ilaria Scarpiello
Viviamo nell’epoca del multitasking, mangiamo davanti al pc, rispondiamo a messaggi mentre siamo fermi al semaforo o leggiamo velocemente un messaggio mentre una persona ci sta parlando. Ma essere multitasking è un vantaggio?

Da qualche settimana abbiamo abbandonato la nostra routine spesso frenetica, scoprendo di avere qualcosa che abbiamo sempre reclamato: il tempo. Ma si tratta di tempo libero per dedicarci alla famiglia, alle passioni, ad attività che abbiamo procrastinato o tempo vuoto, da riempire?

Ogni sera, dopo la mia giornata di routinario smartworking, apro Instragram e sono invasa da stories su chi ha fatto yoga, chi parla di finanza, chi impara a cucinare, chi fa corsi di inglese.

(Nulla da dire ! Io stessa ho organizzato un triangolare di “Nomi, cose e città” su WhatApp)

Ci guardiamo intorno e notiamo che alcuni stanno affrontando questo momento buttandosi in mille attività, anche in contemporanea, ma per altri è tutto il contrario e va bene così!

Essere multitasking è un vantaggio?

Multitasking è una parola nata in campo informatico che si riferisce alla funzionalità del sistema operativo che permette al computer di eseguire più programmi contemporaneamente.

Un pc può fare molte cose insieme. Gli umani ci stanno provando. Si chiama “multitasking”. È il tentativo di adattare il cervello umano alla macchina e non viceversa.
Marco Pratellesi – giornalista e scrittore italiano

Noi non siamo fatti per fare più cose contemporaneamente e molte ricerche di neuroscienze lo dimostrano. Ci dicono che l’idea del multitasking è un mito e si scopre che gestire più di un’attività alla volta ci rende più lenti in tutte le attività che proviamo a fare.
Inoltre se siamo impegnati in più attività in contemporanea, non siamo focalizzati su nessuna e diminuendo in modo significativo, anche la capacità di apprendimento.
Per questo a chi chiede se cercare di fare più cose contemporaneamente, cioè essere multitasking è un vantaggio, risponderei, no non lo è!

Il multitasking non fa altro che renderci meno efficienti, il cervello brucia il suo combustibile, il glucosio, molto più rapidamente e per questo ci sentiamo stanchi anche dopo poco tempo.

Siamo cresciute con il mito dell’efficienza, sempre super impegnate e super organizzate, ma stiamo scoprendo che il fantomatico multitasking può essere deleterio e non si tratta di una questione di genere!
Nel 2010, Watson e Strayer avevano dimostrato, con uno studio, che non vi sono differenze di genere per quanto riguarda l’abilità di guidare la macchina e, contemporaneamente, parlare al telefono.

Questione di genere a parte c’è molto di più. Tentare di fare tre cose alla volta non porta dei vantaggi. Il perché è molto semplice: discutere di un progetto con un collega, mentre si manda una mail e si ordina la spesa online significa che non si sta facendo nulla bene. La vera abilità per portare a termine un compito, spiega la Repubblica , dipende da come e quanto una persona è in grado di concentrarsi su una cosa alla volta. (Fonte: In ufficio meglio monotasking, così cresce la produttività, La Repubblica)

Scegli: o creativo o multitasking!

Monica Bormetti nel suo speech Il potere creativo del non fare nulla TEDxDarsena dice che “la noia è fondamentale per lo sviluppo della creatività”.

Alcune ricerche hanno provato ad individuare la natura dei meccanismi sottostanti la creatività. Un  aspetto preso in considerazione è il livello di vigilanza della corteccia cerebrale, necessario alla realizzazione del processo creativo, che è sorprendentemente basso.

A confermarlo uno studo dell’University of Central Lancashire, nel Regno Unito, ha scoperto che la noia è il segreto della creatività. Quando ci si annoia vengono in mente le idee migliori. L’ha scoperto uno studio

Se si vuole essere creativi quindi è necessario liberarsi del multitasking. Il problema, però, è che spesso ci neghiamo la possibilità di annoiarci e così spegniamo la nostra creatività.

“Nessuno più aspetta l’autobus o il treno senza giocare con il cellulare. Ogni volta che abbiamo un momento vuoto lo riempiamo” – dottoressa Sandi Mann, University of Central Lancashire

Ma come possiamo smettere di essere multitasking?

  1. Dieci minuti di meditazione: aumenta la consapevolezza, aiuta a rallentare e a rifocalizzarsi
  2. Concentrati su una cosa sola alla volta: impara a dare un peso diverso alle varie attività, imparerai anche a gestire meglio tempo e deadline
  3. Sfrutta la noia: quando non abbiamo nulla da fare possiamo contemplare il nostro mondo interiore e sognare a occhi aperti. Da entrambe queste attività infatti si sprigiona la nostra creatività.

Il mondo sembra in preda al caos in questo momento, ma il grande stratega e filosofo cinese Sun Tzu in “The Art of War” ci ricorda che: “Nel mezzo del caos ci sono anche opportunità“.
Non dobbiamo continuare a trovare modi per riempire il tempo, solo perché non abbiamo nulla da fare. Abbiamo la preziosa occasione, oltre di provare semplicemente a rilassarci, di imparare anche ad annoiarci un po’ e perché no aiutare la nostra creatività.

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