#5 cose che devi sapere per fare networking
  1. Ascolta, osserva e colpisci.  Per rendere efficace il coinvolgimento è fondamentale capire quali sono gli obiettivi del tuo interlocutore e modulare lo stile e gli argomenti da trattare. Il madra che dovevte ripetervi è : ASCOLTA, RAGIONA, poi PARLA!  L’obiettivo? Capire se siete sulla stessa linea d’onda col vostro interlocutore. Questo vi aiuterà a trovare interessi comuni e a stimolare un dibattito che permetterà alle persone di ricordarsi chi siete e magari agevolarvi in un secondo momento.

 

  1. Non giudicare. Indipendentemente dal ruolo ricoperto all’interno dell’azienda, non azzardare valutazioni che potrebbero indisporre gli altri. Ricorda che il tuo interlocutore potrebbe aver lavorato per il tuo competitor o trovarsi a collaborare con ex colleghi di quell’azienda. Cerca sì lo spazio per esprimere le tue opinioni, ma fallo solo quando avrai sondato abbastanza il terreno per spingerti e trarre conclusioni, sempre con diplomazia.

 

  1. Vai oltre all’argomento “lavoro”. Cerca di capire quali sono le skills che possono colpire il tuo interlocutore. Cerca SEMPRE di alternare le tue peculiarità professionali con i tuoi interessi. Questo dimostrerà la tua capacità di relazionarti con un pubblico ampio. Grandi comunicatori come Winston Churchill nonetworking-quoten nascondevano le passioni per attività trasversali come la scrittura o la pittura e spesso, queste diventavano argomento di discussione per poter rompere il ghiaccio e andare al cuore delle questioni!

 

  1. Come posso aiutarti? Ci sono due categorie di persone che potresti incontrare nel tuo percorso: problem solver o trouble maker. Questo vuol dire che la chiave del buon networking sta nel riuscire a comprendere le esigenze dell’interlocutore e mostrarti come una persona che può risolvere tali questioni. Sii sempre un chiarificatore, un esperto, un risolutore. Come riuscirci? Non con la boria di certo, ma con i fatti. Come in un colloquio di lavoro, è fondamentale fare riferimento ad esperienze passate per dimostrare che sai di cosa stai parlando. Mantra numero due: Ricorda però che se non sai come aiutare o consigliare: impara a TACERE!

 

  1. Sorridi e divertiti. Emanare positività ha solo una controindicazione: gestire la fila di persone che vorrà parlare con te! Anche se i tuoi piedi ti stanno per abbandonare dopo ore passate sui tacchi, concentrati, mantieni una presenza attiva sia nei discorsi che nella posa. Quante volte noti con la coda dell’occhio volti tetri o annoiati? Non aver paura di fare domande, possono essere un valido strumento per cambiare argomento o smorzare la conversazione.

 

 

 

 

 

 

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