Good night stories for rebel girls

Storie di passione 3

 

 

Il libro per bambine che ha raccolto mezzo milione di dollari su Kickstarter, Good Night Stories for Rebel Girls: 100 storie di donne straordinarie illustrate da 100 artiste contemporanee. Francesca Cavallo, splendido sorriso, tanta energia ed un diavolo per capello mi racconta del progetto Timbuktu e del trasferimento a San Francisco insieme ad Elena Favilli.

Il progetto nasce da un forte desiderio di solcare nuovi territori mi dice Francesca che, prima di volare oltreoceano, si stava affermando come regista di teatro e vendeva le tournee dei primi spettacoli, mentre Elena era giornalista al Post. Tutto a prova di studi insomma, ma non a prova di felicità.  Stavano lavorando su quello per cui avevano studiato, eppure non trovavano piena realizzazione di se stesse. Ed è così che lavorando al progetto di sera, nei weekend e durante le vacanze Francesca ed Elena decidono di cambiare vita e costruire App e libri per bambini, sbarcando nel mercato di San Francisco alle prese con equity e pitch, ma continuando a portare con se ciò che le appassionava del teatro e del giornalismo!

 

 

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Francesca mi dice che una cosa che nota spesso nei curriculum delle ragazze è la paura di allontanarsi dal proprio ambito, mentre lo studio all’università è un inizio, un’ indice di una passione più generale. Se hai studiato giornalismo non c’è un’unica strada, strutturata secondo regole create da altri, “lavorerò per la Repubblica o niente”, c’è anche una terza via. L’importante è riattivare un’ interlocuzione molto viva con se stessi. Aprirsi alla possibilità che la passione ci possa portare altrove e non avere paura di sperimentare.

 

Per avere successo, bisogna ascoltare se stessi, non costruire il proprio percorso sulle aspettative degli altri.

 

“Leggere è uno strumento potente di conoscenza di se’, perciò scriviamo questo libro” mi dice Francesca. “Ci sono pochi personaggi femminili nei libri e anche per questo è  più difficile per le donne interloquire con i propri sogni e desideri“.

 

Attraverso  il potere della storia e della conoscenza di personaggi femminili che si sono realizzati grazie alle loro passioni, si ridefinisce l’idea di successo. Non è più un ottica maschile del lavoro ma rispetta i valori personali, non quelli degli altri, ne’ di status, ne’ dei media.

I guru del marketing dicono che bisogna resistere per avere successo, ma in che senso? Provare a fare quello che ci rende felici ci fa diventare persone di successo, nel tentativo sta la felicità. Occorre costruire un lavoro dove è il processo che ci realizza e non il risultato. Ad insegnarlequesto è il suo mentor, Alessio Bergamo, insegnante di regia alla Paolo Grassi.

 

 

L’ultimo consiglio di Francesca per le ragazze di Young Women Network è circondarsi di persone positive,  persone autenticamente appassionate, persone che non si giustificano e che cercano di trarre il meglio da ogni situazione. Meglio evitare quelle che si lamentano e attribuiscono a cause esterne il motivo della propria infelicità. Per conservare la positività e trovare l’equilibrio, Francesca mi consiglia anche un’app per meditare, Headspace per riservarsi uno spazio quotidiano, ricentrarsi e non farsi sbatacchiare come una barchetta nella tempesta.

 

 

 

 

Francesca D’Amico

 

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