Leadership gentile: caratteristiche e l’esempio virtuoso di Angela Merkel

Scritto da Federica Piccioni

“Vorrei incoraggiarvi a vedere il mondo sempre con gli occhi degli altri, anche in futuro. Così anche per percepire le prospettive a volte scomode e contraddittorie dell’altro e lavorare per bilanciare gli interessi.”

Nel suo discorso di fine mandato la ormai ex-cancelliera tedesca Angela Merkel rivolge al mondo intero un appello a immedesimarsi nel punto di vista altrui. Parole che risuonano come un inno all’empatia, e che, con il loro tono equilibrato ma deciso, esortano a dare spazio all’altr* per favorire l’interesse comune. Un atteggiamento quello di Merkel, che, nonostante il suo rigore e la sua fermezza, negli anni si è fortemente contrapposto all’idea tradizionale di leadership intesa come esercizio di potere, rendendola invece sempre più umana e “gentile”.

Ma come si può essere gentili, empatici ed al tempo stesso assertivi quando si ricoprono posizioni apicali?

Ci viene in aiuto la leadership gentile, uno stile manageriale fondato sul valore della gentilezza e dell’ascolto attivo, capace di creare relazioni efficaci attraverso atteggiamenti di fiducia reciproca, sensibilità ed empatia. I/Le leader gentili sono coloro in grado di guidare i/le propri/proprie collaboratori/collaboratrici nel raggiungimento dell’obiettivo, aiutandol* al tempo stesso ad acquisire maggiore competenze e consapevolezza del proprio valore. Trasmettono l’importanza del dialogo e del rispetto, grazie alla loro comunicazione efficace. Forniscono input chiari, valorizzando le capacità delle singole risorse. Creano un clima di fiducia e collaborazione nel quale le persone sono incoraggiate a dare il meglio di sé. Sanno ribaltare la prospettiva dall’”io” al “noi” e facilitare la nascita di un’identità di gruppo, nella quale ogni membr* del team si riconosce ed esprime le proprie idee.
E’ indubbio che l’esercizio della leadership gentile generi un impatto positivo in termini di produttività e performance per l’azienda in quanto più una risorsa si sente incentivata, maggiore è la sua dedizione al progetto. Inoltre, questa attitudine può aiutare il/la leader ad affermare la propria autorevolezza come naturale conseguenza delle sue azioni. I/Le leader gentili infatti non necessitano di atteggiamenti autoritari o aggressivi per ottenere riscontri positivi dai/dalle propri/proprie interlocutori/interlocutrici.

Un esempio noto di leadership gentile?

Torniamo per un attimo ad Angela Merkel: con il suo stile equilibrato, rigoroso e inclusivo, nel corso del suo mandato l’ex cancelliera non ha mai dovuto ricorrere all’aggressività per affermare la propria autorevolezza. Al contrario, ai toni spesso esasperati della politica, ha preferito il dialogo e il rispetto verso i/le suoi/sue interlocutori/interlocutrici. E’ noto un intervento di Christine Lagarde durante la cerimonia di conferimento di una laurea honoris causa all’ex cancelliera tedesca a Lipsia nel 2019: in quell’occasione, l’allora direttrice del Fondo Monetario Internazionale encomiò Merkel per la sua capacità di trovare sempre i giusti toni e per il suo incessante impegno nel riunire le persone ai tavoli di lavoro.

Le skills dei/delle leader gentili

Pare dunque ci siano skills imprescindibili per i/le leader gentili, che riassumiamo in 3 macro aree:

Capacità interpersonali

  • Ascolto attivo: ascoltare e valutare le opinioni dei/delle propri/proprie collaboratori/collaboratrici prima di prendere decisioni.
  • Empatia: avere un atteggiamento di apertura verso gli/le altr* come base per la creazione di rapporti di valore.
  • Capacità motivazionali: tenere alta la motivazione del proprio team anche nei momenti più sfidanti.
  • Umiltà: riconoscere i propri limiti (ed eventuali errori) per incoraggiare le risorse a fare altrettanto e lavorare così insieme alla risoluzione di eventuali conflitti.

Capacità comunicative

  • Comunicazione efficace: fornire input chiari ai/alle propri/proprie collaboratori/collaboratrici e clienti.
  • Linguaggio positivo: servirsi di un linguaggio positivo che esuli dall’utilizzo di toni negativi, scoraggianti o colpevolizzanti.

Capacità manageriali

  • Gestione dei contrasti: affrontare costruttivamente i conflitti e lo stress (sì, esistono anche in presenza di leader gentili), dare feedback ed accogliere le critiche per migliorare il dialogo.
  • Leadership diffusa: saper delegare parte delle proprie responsabilità alle altre risorse per renderle più autonome e competenti.
  • Flessibilità: adattarsi alla mutabilità dell’ambiente lavorativo contemporaneo.

Alcune di queste caratteristiche, come la capacità di motivare gli altri, di costruire relazioni di fiducia e di adattarsi alle nuove esigenze del business risultano tra le qualità più richieste ai/alle leader di oggi secondo una recente analisi di Randstad condotta in Italia su oltre 15.000 nominativi tra HR director, AD, country manager, CFO, CEO, owner. I dati rivelano che, benché la capacità di adattarsi alle nuove necessità lavorative sia ampiamente diffusa secondo il 64% degli intervistati, la situazione è diversa per quanto riguarda le capacità motivazionali e la creazione di relazioni di fiducia, caratteristiche rilevate rispettivamente solo dal 28% e dal 31% del campione.
Ci si trova infatti davanti a una notevole differenza tra le aspettative, che vorrebbero leader fortemente empatici, e la realtà che, al contrario, fatica a identificare figure con tali peculiarità.

Perchè è difficile trovare leader gentili?

Un potenziale motivo può essere ricercato nel luogo comune che associa la gentilezza all’insicurezza. Improntare il proprio stile di leadership sulla gentilezza e l’empatia farebbe dunque pensare a una mancanza di assertività da parte dei/delle manager. Per ribaltare questa prospettiva ci avvaliamo della metafora dell’acacia, usata magistralmente dagli autori del saggio “Ri-evoluzione. Il potere della leadership gentile”. La pianta di acacia giovane è ricoperta di spine perché teme gli attacchi dell’ambiente circostante. Al contrario, durante la crescita, si sviluppa forte e accogliente. Ecco, la gentilezza è come una pianta di acacia: prospera solo in assenza di timori e incertezze. Non è dunque insicura la persona gentile ma quella aggressiva e ostile.
Nonostante queste premesse suggeriscano la leadership gentile come la carta vincente della nostra epoca, ci si chiede ancora come si possano prendere decisioni complesse senza essere emotivamente indifferenti. Senza lasciare da parte il cuore a favore della ragione.
Torniamo un’ultima volta alla figura di Angela Merkel. Per lei, secondo Lagarde, la dignità dell’essere umano è una “questione di cuore”, così come tutti i grandi temi ad essa connessi, dal cambiamento climatico, alle cause dello spopolamento, dalle migrazioni alla digitalizzazione. Queste parole incarnano perfettamente l’esempio di una leader che ha saputo affrontare la complessità del mondo contemporaneo agendo con il cuore oltre che con la testa. E che, a fine mandato, non ci ha pensato due volte a ribadire la centralità dell’intelligenza emotiva e della gentilezza nell’esercizio della leadership.

La leadership gentile non è un’attitudine innata per tutti ma, se allenata correttamente e con costanza, può essere sviluppata. Un primo passo è sicuramente favorire il dialogo, introdurre l’ascolto attivo e un linguaggio positivo come pratiche consuete nella propria quotidianità per poi applicarle anche alle situazioni lavorative più complesse. Un secondo, perchè no, è iniziare a guardare il mondo con gli occhi degli altri.

 

Fonti

Goleman D., Intelligenza emotiva, Rizzoli, 2011, 486 pp (capitolo: Dirigere col cuore)
Straniero Sergio B.; Stratta G., Ri-evoluzione. Il potere della leadership gentile, Franco Angeli, 2021, 72 pp.

https://www.randstad.it/knowledge360/gestione-del-personale/risultati-hr-trend-salary-survey-2021/
https://www.imf.org/de/News/Articles/2019/08/31/sp083119-Angela-Merkel-Striking-the-Right-Note-on-Leadership
https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2019/09/02/lagarde-ci-lasciamo-guidare-da-merkel-siamo-con-lei-_fd1cb09c-b878-4218-aa7d-fd2868d48db5.html

Iscriviti alla nostra Newsletter!
Ho letto e accetto i termini e le condizioni