Le 5 regole d’oro per una comunicazione assertiva

 

 

 

L’assertività è la capacità di utilizzare modalità di comunicazione che rendano altamente probabili reazioni positive dell’ambiente e riducano la possibilità di reazioni negative”

(Libete Lewinsohn)

Ma cosa vuol dire comunicare in modo assertivo?

Comunicare in modo assertivo ci permette di esprimere le nostre idee e i nostri stati d’animo in modo diretto, aperto e onesto.

Ci permette di assumerci la responsabilità delle nostre azioni senza giudicare o incolpare gli altri.

Ci permette di confrontarci in modo costruttivo e trovare una soluzione reciprocamente soddisfacente laddove esiste un conflitto.

Gli stili di comunicazione

In linea generale ci sono tre stili di comunicazione:

  • Lo stile passivo: le persone faticano a dire dei no perché temono il giudizio degli altri, il conflitto o non riconoscono i propri bisogni. Faticano ad esprimere le proprie opinioni anche quando riconoscono di aver agito in modo corretto.
    Esempi di frasi associate a questo stile di comunicazione sono: “Spero di non annoiarla”; “Ti rubo solo due minuti”;  “Mi dispiace dirti questo…se dipendesse da me…”

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  • Lo stile aggressivo: le persone tendono a giudicare gli altri e a svalutarli. Tendono ad ascoltare poco e interrompono gli altri per esprimere anche con vigore le proprie opinioni.A primo impatto ottengono ciò che vogliono ma con il passare del tempo questo stile di comunicazione rovina le relazioni.
    Esempi di frasi possono essere: “Come al solito hai sbagliato”; “Te lo avevo detto”; “Fai come ti dico”

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  • Lo stile assertivo: le persone assertive riescono a rispettare sia i bisogni degli altri che i propri cercando di ascoltare e negoziare in modo da trovare una soluzione che sia soddisfacente per tutti.

 

La tecniche di comunicazione assertiva

Prima di comunicare qualcosa è importante capire quali sono i nostri obiettivi e le nostre priorità.
Avere consapevolezza di questi due aspetti ci permette di fare le nostre richieste o esprimere il nostro punto di vista in maniera chiara e concisa.

Essere assertivi rientra nella logica win-win nella quale due persone si impegnano a trovare un accordo tra due desideri contrapposti per arrivare ad un compromesso che li soddisfi entrambi.

Ci sono cinque “regole d’oro” per iniziare a comunicare in modo assertivo.

 

1. Ascoltiamo l’altro in modo attivo
Quando una persona ci sta esponendo una sua opinione cerchiamo di ascoltarla senza avere pregiudizi in modo da capire il suo punto di vista.
Potrebbero esserci utili alcune strategie:
Riformulazione ossia ripetere quello che ci è stato detto per vedere se abbiamo compreso: “Se ho capito bene mi stai dicendo che…”
Formulazione di domande sugli aspetti che non ci sono chiari con frasi come “Se ho ben compreso vorresti che…”
Riassunto alla fine del discorso in modo da sottolineare i contenuti più importanti e dare un feedback sul fatto che abbiamo attivamente ascoltato l‘altro.

2. Parliamo in prima persona
Quando usiamo la prima persona gli altri possono facilmente capire che stiamo esprimendo un bisogno o una necessità.
Possiamo utilizzare alcune frasi come: “Mi piacerebbe che questo lavoro fosse completato per venerdì”;  “Io penso che il lavoro che hai fatto sia buono ma mi piacerebbe che…”

Quando abbiamo un’opinione diversa dagli altri proviamo a sostituire “Ti sbagli” con “Non sono d’accordo” in modo che le persone capiscano che non stiamo esprimendo un giudizio su di loro ma che, pur apprezzandoli, abbiamo un’opinione diversa  su un determinato argomento.

3.Esprimiamo le nostre esigenze in modo chiaro e conciso
Per facilitare gli altri a comprendere le nostre ragioni cerchiamo di esprimerle in modo concreto riferendoci a fatti reali e circoscritti.
La frase: ” Vorrei che tu fossi più attenta nel tuo lavoro” può confondere il nostro interlocutore e spingerlo a porsi alcune domande come: A che cosa si riferisce? Quale parte del lavoro?
Si potrebbe mettere sulla difensiva perché recepisce un giudizio sulla sua persona e non sul comportamento.

Potremmo ristrutturare la frase in modo assertivo in alcuni passaggi
Descrizione del comportamento:  “Da un mese circa stai consegnando i lavori in ritardo e le ultime tre relazioni che mi hai consegnato contenevano degli errori grammaticali”.
Espressione delle emozioni e valutazione positiva della persona: “Sono molto preoccupata per te perché so che sei una persona precisa”
Espressione del bisogno: “Mi piacerebbe poterne parlare con te per capire come possiamo affrontare questa situazione poiché ho bisogno che il lavoro che ti ho assegnato sia svolto in maniera precisa per poterlo presentare al cliente”.
Proposta: “Cosa ne pensi se ne parliamo questo pomeriggio?”

4.Comunichiamo i nostri NO in maniera efficace

Ci sono alcune situazioni nelle quali ci viene richiesto un nostro contributo nella vita lavorativa o privata che ci crea delle difficoltà perché si sommerebbe alle nostre giornate stra-piene di impegni.

Come fare a dire no?
Innanzitutto rendiamoci conto delle conseguenze del nostro no in modo da avere una visione chiara degli eventi.
Quando rifiuteremo la proposta  accompagniamo sempre il no ad una motivazione ben precisa.
Un esempio potrebbe essere: “Non posso fermarmi oltre l’orario di lavoro perché per stasera ho già preso un impegno”

Quando ci risulta molto difficile esprimere un no, oltre alla motivazione, possiamo accompagnare il nostro rifiuto ad una proposta:
“Non posso fermarmi oltre l’orario di lavoro perché ho un impegno. Che ne dici se riguardiamo insieme il documento domani mattina?”

5.Facciamo attenzione al linguaggio non verbale

L’assertività passa anche dal nostro linguaggio del corpo.
Alcune strategie che ci possono tornare utili riguardano il mantenimento del contatto visivo con il nostro interlocutore, una posizione di apertura, un’espressione del volto vivace e un tono di voce fermo soffermandoci sulle parole chiave.

 

Saper comunicare in modo assertivo è un’arte che possiamo imparare!

Iniziamo ad allenare la nostra assertività sperimentandoci in situazioni che ci sembrano più facili da gestire e a piccoli passi riusciremo ad affrontare anche le situazioni che adesso ci sembrano davvero spinose.

Scritto da Francesca Barillà

 

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